[vc_row row_height_percent=”0″ overlay_alpha=”25″ equal_height=”yes” gutter_size=”3″ column_width_percent=”100″ shift_y=”0″ z_index=”0″][vc_column column_width_percent=”100″ gutter_size=”3″ overlay_alpha=”50″ shift_x=”0″ shift_y=”0″ shift_y_down=”0″ z_index=”0″ medium_width=”0″ mobile_width=”0″ width=”1/4″][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_empty_space empty_h=”2″][vc_custom_heading text_font=”font-143702″ text_size=”h1″ text_color=”color-rgdb”]Direttiva CSRD: dal 2024 più aziende dovranno fare il report si sostenibilità [/vc_custom_heading][vc_separator sep_color=”accent” icon_position=”left” el_width=”100px”][/vc_column][vc_column width=”1/4″][/vc_column][/vc_row][vc_row unlock_row=”” row_height_percent=”0″ overlay_alpha=”50″ gutter_size=”3″ column_width_percent=”100″ shift_y=”0″ z_index=”0″][vc_column column_width_percent=”64″ gutter_size=”3″ overlay_alpha=”50″ shift_x=”0″ shift_y=”0″ shift_y_down=”0″ z_index=”0″ medium_width=”0″ mobile_width=”0″ width=”1/1″][vc_single_image media=”1534″ media_width_percent=”100″ alignment=”center” shape=”img-round” css_animation=”zoom-out”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/4″][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_custom_heading heading_semantic=”div” text_font=”font-555555″ text_size=”” text_weight=”500″]Il 2024 sarà il vero primo anno dei temi ESG: Environment – Social – Governance.
Le novità
La Direttiva UE c.d. CSRD del 2022 (Corporate Sustainability Reporting Directive) amplia il numero di imprese tenute a effettuare il report di sostenibilità, a integrazione dei documenti di bilancio.
Le stime, in Italia, affermano che si passerà a 49.000 imprese obbligate dalla CSRD, dalle attuali 11.000 ora obbligate a fornire le c.d. informazione non finanziarie previste dalla precedente Direttiva NFD.
A chi si applica la CSRD
I nuovi obblighi si applicano in via diretta alle grandi imprese, ma queste sono tenute ad acquisire le informazioni sulla sostenibilità anche dalla catena del valore, a monte e a valle: in pratica, rivolgendosi a clienti e fornitori.
In sintesi, l’ambito applicativo e i tempi di attuazione sono i seguenti:
Tipologia di impresa | Parametro: Dipendenti medi | Parametro: Totale attivo € | Parametro: Ricavi netti € |
Grande impresa | > 250 | > 20.000.000 | > 40.000.000 |
Media impresa | < 250 | < 20.000.000 | < 40.000.000 |
Piccola impresa | < 50 | < 4.000.000 | < 8.000.000 |
Micro impresa | < 10 | < 350.000 | < 700.000 |
Tipologia di impresa | Tipologia di rendicontazione | Primo anno di rendicontazione | Standard di riferimento |
Grande impresa già soggetta alla DNF | Obbligatoria | 2024 (pubblicazione 2025) | ESRS |
Grande impresa non soggetta alla DNF | Obbligatoria | 2025 (pubblicazione 2026) | ESRS |
Piccola e media impresa quotata | Obbligatoria | 2026 (pubblicazione 2027) | ESRS per SMEs |
Piccola e media impresa non quotata | Volontaria | ESRS per SMEs | |
Micro impresa (quotata e non quotata) | Volontaria | ESRS per SME |
Scopi e obiettivi
La conseguenza sarà che anche le PMI e le imprese un po’ di grandi non obbligate in via diretta, lo saranno indirettamente perché dovranno rispondere alle richieste informative dei soggetti obbligati dalla Direttiva.
Peraltro, è già notizia che il merito creditizio sarà stabilito in base al “livello ESG” dell’impresa: significa che l’accesso al credito bancario e assicurativo vedrà privilegiate (o penalizzate) le imprese in base al loro “rating ESG”.
È ovvio, quindi, che sarà un tema trasversale che potremo trattare con tutti gli interessati, per preparare le imprese in questo anno e mezzo di tempo.
#studioindustria #nextlevelbusiness #masteringthefuture[/vc_custom_heading][vc_empty_space empty_h=”2″][vc_empty_space empty_h=”2″][vc_empty_space empty_h=”2″][/vc_column][vc_column width=”1/4″][/vc_column][/vc_row]